Ci sono artisti che vedono l’arte oltre la creatività, fanno arte in vista del futuro, e si chiedono e vagheggiano dove andrà a finire nel Terzo Millennio.
E’ proprio questo lo spirito dello Slow Art Movement (SAM) che riflette e studia cosa potrà diventare l’arte in una nuova società; perchè, sicuramente, l’arte avrà una funzione attiva e non solo passiva, come sempre, ma probabilmente sarà anche qualcosa di più nel significare la libertà espressiva degli individui.
Venticinque artisti di Slow Art Movement sono arrivati a Barga, alla Fondazione Ricci Onlus il 28 e 29 luglio 2018.
E non è stata solo un’esposizione, ma un evento collettivo, anzi un vero convivio, che ha trasformato la Fondazione Ricci, nel paradiso della creatività.
In questo secondo Convivio dello Slow Art Movement, si sono incontrate le realtà artistiche di Trezzano sul Naviglio (che fa riferimento alla Scuola Arti e Arte di Bagnolo Mella), e gli artisti ospiti.
A quattro anni dal primo Convivio, inaugurato al Museo Diocesano di Milano, ecco il secondo incontro, a Barga, con nuovi artisti in grado di creare un ponte tra gli individui nella società che si sta aprendo al futuro. Quello che conta è lo sguardo proiettato verso il futuro e il momento di riflessione su cosa sarà l’arte, quale significato avrà nell’esperienza umana.
Gli artisti presenti erano: Keane, Sandra Rigali, Tony Philips, Paola Marchi, Luigi Paolini, Franco Pegonzi, Caterina Salvi Westbrook, Swietlan Nicholas Kraczyna, Marco Poma, Gianbattista Bonazzoli, Giampietro Cacciamali, Giuliano Lorandi, Giovanna Marpicati, Fabiano Paterlini, Giuseppe Prandelli, Franco Volonghi, Bruna Zeni, Michela Baldi, Brigitta Collath, Laura Consonni, Maria Grazia Mazzone, Franco Migliaccio, Annagiulia Ploner, Sandra Rettori e Franco Tosi.
Per capire cos’è lo Slow Art Movement facciamo queste riflessioni.
E’ un dato di fatto che ci sia un boom dell’arte e dei laboratori artistici.
Per molte persone la creatività non è solo un’aspirazione, ma sta diventando anche un mestiere, infatti, mai prima d’ora sono nate così tante scuole dedicate alla sviluppo della creatività e così tanti allievi interessati. Pensiamo alla Scuola Ettore Rolli del Comune di Roma, che forma artisti e artigiani di altissima levatura: ne avevamo parlato in due post a proposito delle vetrate d’arte; uno per la vetrata donata alla Casina delle Civette di Villa Torlonia a Roma, e un altro sull’esposizione dei piatti in vetro grisaglia, ancora in mostra nella Casa Museo di Giorgio de Chirico a Roma.
Gli organizzatori sono la Slow Art e la Fondazione Ricci Onlus di Barga, con il patrocinio della Città di Barga e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio.
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Ciao, sono Emanuela, donna, moglie, madre e blogger con studi classici e formazione giuridica, eclettica per natura e per destino, “nerd” quanto basta.
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