
Impossibile non visitare il Museo di Roma di Palazzo Braschi che oggi, 3 giugno 2018, era gratis!
Infatti ogni prima domenica del mese, per i residenti a Roma e nella città metropolitana, i musei comunali sono gratuiti.
A dire il vero la mostra in corso Canaletto 1697/1768 non faceva parte del benefit, ma siccome è in corso fino al 19 agosto prossimo ed è talmente prestigiosa, sarà oggetto di una spedizione a parte.
Così ho potuto visitare gratuitamente solo il secondo e terzo piano: ma che meraviglia!
Intanto la scalinata imponente dà subito quel senso di maestà che solo Roma, nei suoi palazzi, riesce a dare.
Una sala dietro l’altra per conoscere Roma con le sue storie politiche, culturali, di vita pubblica e privata popolare.
Ho visto sequenze di busti e ritratti di Papi e Cardinali: mi hanno colpito questi camei di Papa Innocenzo XIII ( della Famiglia Conti) e di un Cardinale coevo al suo pontificato.
Ogni sala ha un tema: quello degli artisti che dipingevano se stessi o gli intellettuali di spicco, specialmente del periodo del’Arcadia. Ho visto celebrate le donne intellettuali e colte dell’epoca, in pittura e scultura, con i bellissimi busti di queste donne che sono state personaggi dal grande slancio intellettuale e che hanno davvero promosso la cultura.
Ma quello che mi è davvero piaciuto sono state le sale sul tema della campagna romana, e la sala cinese con gli ideogrammi, dal soffitto bellissimo, di gusto tipicamente asiatico.
Una nicchia speciale è riservata a un organo automatico a cilindri del 1820: è di Anton Beyer, uno dei migliori costruttori di organi dell’epoca, che è stato alla corte dei Borboni a Napoli come esperto di meccanismi complessi, e soprattutto di orologeria.
Divertenti i dipinti sui giochi e le feste pubbliche a Roma: le bocce, il pallone, l’albero della cuccagna, i salterelli o la corsa dei tori.
Solenne, sontuosa, laica e religiosa, popolare, irriverente e caotica: questa è Roma!
E la Roma dipinta, scolpita e costruita, a Palazzo Braschi si ripercorre tutta.
C’ è poi una stanza trasportata da un palazzo a un altro: è l’alcova Torlonia che è una stanza intera trasportata dal palazzo Torlonia di Piazza Venezia. E’ un grande collage di parti ricollocate qui, a Palazzo Braschi, compreso il rosone del soffitto. L’effetto è speciale!
Vi assicuro che le ultime due sale, del periodo più vicino a noi dei primi Novecento, sono bellissime: due dipinti in particolare mi hanno colpito; ci trovo tutte le sensazioni dell’impressionismo.
Vi ho incuriosito? Vi garantisco che il Museo di Roma a Palazzo Braschi vale una visita !
www.museodiroma.it
informazioni: 060608