
C’è tempo fino al 29 giugno 2018 per vedere la mostra Labyrinth, un progetto site-specific realizzato da Jimmie Durham, e a cura di Gabi Scardi, alla Fondazione Adolfo Pini.
Jimmie Durham è un intellettuale e una personalità eclettica: un saggista, un poeta e un artista visivo. Dagli anni Sessanta, con le sue opere, vuole denunciare e mettere in discussione le convenzioni dentro cui viviamo immersi e siamo condizionati, per far emergere delle visioni alternative possibili dell’esistenza.
Le sue opere possono essere arrangiamenti di materiali naturali o industriali, oppure installazioni di oggetti trovati o creati e pieni di quotidianità; sono opere che restituiscono agli oggetti la loro essenza, opere che decostruiscono e che finiscono per rappresentare gli elementi primi del consumo.
In questo spirito di denuncia, Durham guarda all’architettura per scardinare la sua statica monumentalità, che toglie metaforicamente all’individuo la facoltà di pensare criticamente.
Labyrinth_ Jimmie Durham_Fondazione Adolfo Pini, 2018_Milano_© Andrea Rossetti
Per la Fondazione Adolfo Pini l’artista ha creato un apposito progetto trasportando all’esterno quello che si trova normalmente “dentro” il corpo dell’architettura; rendendo così visibili i materiali che lo compongono sotto al rivestimento: Innards, appunto.
Durham unisce a questo progetto anche un video del 1994, The Man Who Had A Beautiful House, video girato da lui in Messico. E’ un’esplorazione dell’idea di abitare come un riferimento primo dell’identificazione individuale e sociale e come un veicolo di aspirazioni e desideri.
Labyrinth_ Jimmie Durham_Fondazione Adolfo Pini, 2018_Milano_© Andrea Rossetti
Jimmie Durham
Labyrinth
A cura di Gabi Scardi
Fino al 29 giugno 2018
Orari: da lunedì a venerdì ore 10.00 – 13.00 15.00 – 17.00
Informazioni
Fondazione Adolfo Pini
Corso Garibaldi 2, Milano
Tel. 02 874502