
“Ordine e bizzarria. Il Rinascimento di Marcello Fogolino”
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Il Castello del Buonconsiglio svela la
grandezza di Marcello Fogolino riscoprendo un artista notevolissimo
ma la cui fama di pittore venne offuscata dalle sue vicende private. La
condanna per l’omicidio di un barbiere, commesso, pare, insieme al fratello
Matteo, la messa al bando, l’attività di spionaggio a favore della Serenissima,
gli alti e bassi con la committenza delineano un personaggio dalle tinte
forti;
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artista che contribuì alla decorazione del Magno Palazzo. La
rassegna intitolata “Ordine e bizzarria. Il Rinascimento di Marcello
Fogolino”, vuole far conoscere al grande pubblico un pittore che fu
costretto a una forzata permanenza in Trentino, ma che riuscì a guadagnarsi, con
la sua opera, la fiducia del principe vescovo Bernardo Cles fino a divenirne il
pittore di corte e, poi, del suo successore, il principe vescovo Cristoforo
Madruzzo.
Figlio d’arte – suo padre era un pittore di buon livello – fu mandato
da giovane a bottega da Bartolomeo Montagna, in quel di Vicenza. In quella città
lasciò opere importanti in numerose chiese prima di trasferirsi per otto anni a
Venezia. E’ documentato il suo rientro a Vicenza verso il 1518 e il suo operare
insieme a Giovanni Speranza. La sua pittura di quegli anni mostra un distacco
dai modelli quattrocenteschi e una adesione alle novità che, nelle ville e
chiese venete, stava imponendo il Veronese.
Rientrato nel natio Friuli, nel
Pordenonese ottiene commesse di rilevo per diverse chiese della città e del
territorio, in parte purtroppo oggi perdute. In Friuli torna ancora, insieme al
fratello pittore anche egli, dopo una nuova parentesi vicentina ma incappa nelle
note vicende giudiziarie che gli resero difficile ottenere nuovi incarichi.
Destino volle che Fogolino approdasse quindi a Trento dove, tra il 1528 e il
1533, si costruiva il Magno Palazzo del Castello del Buonconsiglio,
un grandioso
cantiere rinascimentale nel quale pittori, scultori, artigiani, garzoni di
bottega lavorarono a tempo record per rendere sontuosa la nuova dimora
rinascimentale del principe vescovo Bernardo Cles. Qui Fogolino trovò fama,
commissioni e, grazie alla protezione vescovile e alla benevolenza della corona
imperiale austriaca, un sicuro rifugio. Il periodo trentino sarà illustrato con
sue opere provenienti da chiese del territorio e dalle collezioni del museo, in
merito alle quali particolare attenzione verrà dedicata alla committenza, mentre
la sua produzione profana sarà approfondita partendo dai cicli pittorici del
Castello del Buonconsiglio, ma anche dalle preziose testimonianze grafiche. Dopo
il 1541 il percorso
fogoliniano diventa nuovamente ondivago. Di certo lavora ad Ascoli Piceno, per
il vescovo di quella città, conosciuto a Trento, poi a Gorizia e ancora a
Bressanone. Finì quindi da artista errante una vicenda
cominciata allo stesso modo. Molti sono ancora i problemi aperti intorno alla
personalità e alla produzione del pittore vicentino d’origine, ma trentino
d’elezione. Nodi che possono ora essere dipanati anche grazie alla serrata campagna
di restauro condotta nell’ultimo ventennio sui cicli affrescati del Magno
Palazzo, agli studi condotti sul cantiere voluto dal Cles e sulla figura del
Fogolino, nonché all’accurata campagna di verifiche archivistiche. In mostra le
magnifiche pale d’altare provenienti dal Rijksmuseum di Amsterdam, come la
Madonna col Bambino e santi mai esposta in Italia, dalla Galleria
dell’Accademia di Venezia, dalla Pinacoteca Nazionale di Siena, dalla Pinacoteca
di Palazzo Chiericati a Vicenza ma anche le rarissime incisioni provenienti dal
museo statale di Dresda.
ORDINE E BIZZARRIA: IL RINASCIMENTO DI MARCELLO FOGOLINO Trento,
Castello del Buonconsiglio 8 luglio – 5 novembre 2017ORARI10.00-18.00
chiuso i lunedì non festivi, eccetto
17, 24, 31 luglio e tutti i lunedì di agosto BIGLIETTI 10€ intero, 8€ ridotto
Ingresso gratuito
ogni prima domenica del mese
Presentando il biglietto della mostra Viaggi
e incontri di un artista dimenticato. Il Rinascimento di Francesco Verla si
avrà diritto ad una tariffa di ingresso agevolata.
CONTATTI Castello del
Buonconsiglio. Monumenti e collezioni provinciali
Via B. Clesio, 5 – 38122
Trento
tel. 0461
233770
info@buonconsiglio.it
www.buonconsiglio.it
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