ARTE IN BLOG: UMBERTO VITTORINI RITRATTI E AUTORITRATTI A BARGA

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Il ritratto secondo Umberto Vittorini: gli affetti raccontano il dolore



Ingresso libero

Il ritratto secondo Vittorini: gli affetti sofferti ed espressivi raccontano il dolore che le esperienze della guerra e della prigionia della moglie avevano generato. 
Umberto Vittorini nelle collezioni private. Tradizione e modernità nella pittura di un maestro del Novecento”, alla Fondazione Ricci Onlus di Barga (via Roma, 20) a ingresso libero fino al 27 agosto.

Umberto Vittorini – Ritratto di Titina 1932


Tra secondo dopoguerra e gli anni Sessanta, Vittorini si dedica
ai ritratti degli affetti più cari e ai sofferti autoritratti, gli impasti si fanno sempre più densi, la pennellata libera e talvolta deformante approdando a risultati espressionisti o accentuando il segno e il grafismo.

Umberto Vittorini – Donna che lavora1932 olio su tela


Vittorini, a Barga è nato ma è cresciuto a Pisa, città di provenienza del padre dove ha studiato e lavorato. Ha scelto di riposare a Sommacolonia, il luogo dove aveva trascorso l’infanzia. L’esposizione, che ha il patrocinio del Comune di Barga e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, offre al visitatore la visita di circa 100 opere (fu pittore assai prolifico), ripercorrendo i luoghi di Vittorini da Barga a Pisa, passando da Milano e dalla Versilia. La mostra è visitabile a ingresso libero sabato e domenica con orario 10-12 e 16-19, martedì dalle 10 alle 12 e venerdì dalle 16 alle 19, fino a sabato 27 agosto.

Umberto Vittorini autoritratto


Per informazioni: Fondazione Ricci Onlus, Via Roma, 20 – Barga (Lucca); 0583/724357; fondricci@iol.it; www.fondazionericcionlus.it

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