
CHANGES è un progetto di cambiamento per un’urgente sostenibilità che si esprime nella mostra d’arte Utopiche seduzioni.
Dai nuovi materiali alla Recycled Art.
Da Piero Manzoni alle ultime generazioni con una serie di talk ad ingresso gratuito: perchè l’approccio non è solo estetico, ma soprattutto etico, per i suoi riferimenti al mondo della ricerca, scienza, tecnologia, storia, filosofia e sociologia.

Change è curata da Nadia Stefanel e Matteo Galbiati.
Ci saranno prestiti importanti e opere provenienti dalla collezione permanente della Fondazione Dino Zoli, con particolare attenzione alla ricerca artistica contemporanea, lungo cinquant’anni di riflessioni, tra sensibilità e principi estetici, nei diversi momenti storici in cui sono nate le opere.
Il percorso espositivo si articola attraverso le ricerche di artisti mid-career (Afran, Valerio Anceschi, Alessio Barchitta, Andrea Cereda, Marina Gasparini, Roberto Ghezzi, Thierry Konarzewski, Margherita Levo Rosemberg, Lulù Nuti, Francesca Pasquali, Artan Shalsi, Sasha Vinci) ed emergenti (Lucia Bonomo, Michele di Pirro, Cesare Galluzzo, Miriam Montani, Giulia Nelli, Anuska Sarkar) dagli anni Sessanta ad oggi.

Ma la mostra comprende anche una selezione di opere di Piero Manzoni, dalla Fondazione Piero Manzoni di Milano, di Piero Gilardi ed Enrico Cattaneo,
Dai celeberrimi Achrome di Manzoni ai lavori site-specific di Francesca Pasquali e Giulia Nelli, realizzati per l’occasione e destinati a un riciclo totale, si passa anche per opere dai materiali volutamente riutilizzati.
Saranno esposti inoltre alcuni dipinti di Enrico Baj e Renata Boero, parte della collezione permanente della Fondazione Dino Zoli.
Monica Zoli, socia Dino Zoli Group, avverte la necessità di cambiare il nostro modo di vivere e indirizzarlo verso comportamenti eco sostenibili.
Il progetto CHANGES nasce oltre un anno fa per condividere e stimolare una presa di coscienza collettiva. Il progetto, poi, non poteva prescindere da una mostra di arte contemporanea, Utopiche seduzioni, con opere di artisti dalle differenti intuizioni.
Nadia Stefanel, Direttrice della Fondazione Dino Zoli, parla di
un colpevole ritardo.
solo ora abbiamo capito il valore e la fragilità dell’ambiente in cui viviamo, … soprattutto, il modo diverso di approcciarci alle sue risorse.
Anche l’Arte, o forse soprattutto l’Arte, può aiutarci a comprendere e riflettere, in altra misura e maniera, sui temi forti del nostro presente.
La sostenibilità ambientale appare l’unica strada per il nostro prossimo futuro, per migliorare la salute e il benessere delle persone e la qualità globale della vita.

Matteo Galbiati aggiunge
che, attraverso la mostra, sarà possibile valutare i passaggi epocali alla base dei cambiamenti di pensiero che, dal Secondo Dopoguerra in poi, si sono rispecchiati nell’uso dei materiali per fare arte.
Al centro quei materiali innovativi che parevano l’essenza della contemporaneità, ma che, non opportunamente trattate e gestite, si sono rivelate invece un problema per l’ambiente.
Dalla fascinazione per la plastica e le sostanze sintetiche, si è arrivati alla consapevolezza che il riuso, il riciclo, l’eco-sostenibilità e il rispetto dell’ambiente impongono il ricorso a materiali ecosostenibili, naturali o riutilizzati.

Nel periodo di apertura della mostra verrà organizzato un ciclo di talk tematici aperti al pubblico dal titolo CHANGES. Il cambiamento come urgenza della sostenibilità, per suscitare un confronto e una riflessione più ampia, a partire dalle considerazioni mosse dagli artisti.
I temi affrontati saranno: rifiuti, consumi, mobilità, energia.

Primo appuntamento sabato 11 novembre alle ore 17.00 con Riciclare, riusare, trasformare: impariamo dalla Natura. Interverrà il botanico e divulgatore Stefano Mancuso, in dialogo con tecnici ed esponenti di realtà produttive.
La partecipazione è gratuita; richiesta la prenotazione (info@fondazionedinozoli.com, T. +39 0543 755711).
L’esposizione è realizzata con il patrocinio di Comune di Forlì, Regione Emilia-Romagna e Confindustria Romagna, il sostegno di Dino Zoli Textile e la sponsorizzazione tecnica di Consorzio Detox di Prato e di DZ Engineering.
L’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia ha attivato un tirocinio per gli studenti del corso di Comunicazione espositiva, che schederanno le opere e realizzeranno i pannelli introduttivi.
La Fondazione Dino Zoli è aperta al pubblico da martedì a giovedì ore 9.30-12.30, venerdì, sabato e domenica ore 9.30-12.30 e 16.30-19.30, chiuso lunedì e festivi. Ingresso libero.
L’ esposizione sarà inaugurata sabato 28 ottobre alle ore 18.00: consigliata la prenotazione.
Per informazioni: T. +39 0543 755770, info@fondazionedinozoli.com, www.fondazionedinozoli.com.
