TITINA MASELLI: LA MOSTRA E L’ARCHIVIO MASELLI

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Nasce l'Archivio Titina Maselli qui lìopera del 2002 Calciatori in corsa
Titina Maselli 2002 Calciatori in corsa

Per Titina Maselli una mostra antologica da Bertolami Fine Arts a Roma, e la nascita dell’Archivio Titina Maselli, che qui avrà la sua sede.

La mostra TITINA MASELLI (1924-2005) I RITI DELLA MODERNITA’ è un’antologica curata da Claudia Terenzi.

Lei, Titina, è una pittrice italiana importantissima nell’arte del secondo Novecento e oggi apprezzata (e forse capita) più in Francia che in Italia.

E’ stata una donna strepitosa ed elegantissima, un’eterna pittrice, dall’infanzia fino all’ultimo giorno della sua vita: è stata un talento precoce.

1935 / 1946 – Prime prove nella casa di Via Sardegna

Questa sezione raccoglie i suoi dipinti dai dieci fino ai vent’anni; sono lavori creati nel nucleo domestico e intimo, quando il fratello Citto Maselli la guardava adorante mentre dipingeva, e lui si lasciava ritrarre.

“Quand’ero adolescente dipingevo ciò che vedevo intorno a me. In casa c’erano dei libri d’arte ma non mi dicevano nulla, lontani dal mondo”.

Titina Maselli in mostra da Bertolami Fine Arts
Titina Maselli

Titina sceglie da subito la contemporaneità.

Del resto,la migliore élite intellettuale frequentava casa Maselli: Luigi Pirandello è uno zio acquisito. Ospiti fissi anche Corrado Alvaro, Massimo Bontempelli, Emilio Cecchi, Alberto Savinio, Alfredo Casella (il più importante musicista dell’epoca), Alberto Moravia, Palma Bucarelli e Silvio D’Amico.

E di Titina Maselli si innamoravano un po’ tutti, come dice del resto suo fratello Citto:

“Erano in tanti innamorati di lei. Anzi, nel mio ricordo di fratello minore incantato e adorante, lo erano tutti. Anche i “grandi” e accademici d’ Italia come Massimo Bontempelli che sorpresi scatenato a volerla nella cucina di casa nostra, mentre in salotto c’erano tutti gli altri invitati ignari in conversazione”

Nel 1948 c’è la sua prima mostra che consacra la pittura come il suo mestiere. I temi sono già definiti: le città di notte e gli atleti in azione.

Dipinge anche di notte, in strada, scortata o meno, col suo cavalletto cercando la città contemporanea: quella dei palazzoni, insegne pubblicitarie e luci artificiali. (Temi cari a Italo Calvino nei racconti di Marcovaldo)

“Era affascinata dai residui della giornata che occupavano i marciapiedi: pezzi stracciati di giornali, pacchetti ripiegati di Luky Strike, bucce di mela o di banana”

Titina era affascinata anche dagli sportivi, e lei stessa ammette che “il giornalaccio sportivo” è la sua fonte di ispirazione per calciatori e boxeur ritratti nello sforzo atletico.

Titina Maselie Boxeurs 2003 da Bertolami Fine Arts
Titina Maselli Boxeurs 2003

Un percorso personale e innovativo 

L’arte di Titina Maselli parla con un lessico mai visto; è arte espressionista, però fredda, perchè fa “tabula rasa di ogni sentimentalismo“. Il sentimento è azzerato alla ricerca di un percorso indipendente di pura verità.

Né astratta e neppure neorealista: Titina Maselli fà arte da sè. Cattura il colore e l’energia; finchè nel 1952 arriva a New York.

Titina Maselli Grattacielo 2004
Titina Maselli Grattacielo 2004

1952 / 1955 – Gli anni di New York

“La città della vita è NY, nel 52 sapevo già cosa era, già la volevo questa città sotto i fari…non morbida …non condita dal lirico dolente. Volevo proprio dipingere dell’essenza della vernice urbana municipale”

New York plasma Titina Maselli artista ancora più originale e per questo molta critica, pur apprezzandola, farà fatica a leggere il suo stile. Sicuramente un’antesignana della rivoluzione pop.

Titina Maselli 1984 Elevated Grattacieli Calciatore ferito in mostra da Bertolami Fine Art
1984-Elevated-Grattacieli_CalciatoreFerito Titina Maselli

Gli anni ’60

Dal 1963 inizia a dipingere quadri di grandi dimensioni che sarò una sua costante, usando l’acrilico. Il contrasto sarà fra dimensioni e soggetti tipicamente maschili con lei che li dipinge: bella. esile, elegante.

 

Titina Maselli Camion blu 1966
Titina Maselli Camion blu 1966

“fare e disfare, partire e arrivare, distruggere e rifare”

Parigi

E’ una delle città della non-Roma che le dà forza creativa, ma a Roma ci torna sempre, come dice lei.

Sono gli anni 70.

Con Parigi è un amore reciproco e, soprattutto, è una città che l’ha sempre capita. Nel 72 arriva il primo grande riconoscimento con una mostra alla Fondazione Maeght a Saint Paul de Vence e la prima monografia da parte di Jean Luis Schefer. Inizia a collaborare con il teatro.

2005: i boxeurs, l’ultimo dipinto

Opera dipinta per il progetto di una sua retrospettiva al Palazzo delle Esposizioni chiude la mostra: il quadro è ancora sul cavalletto e lei ha 81 anni, quando muore, sola; ma per lei

la solitudine è il vero segno dell’indipendenza

 

Titina Maselle Boxeurs 2005 l'ultima opera in mostra da Bertolami Fine Arts
Titina Maselli Boxeurs 2005

Con questa mostra e la nascita dell’Archivio Maselli ci sarà più tempo per conoscere e approfondire un’artista non così semplice nè tanto pop quanto si pensi.

Sono certa che Titina Maselli, fra muscoli, atleti, sport maschili, e freddi ritratti di metropoli, in contrasto la sua elegante ed esile femminilità vuole raccontarci molto di sè. Forse, il motivo della sua originale ispirazione andrà cercato negli angoli più remoti della sua vita.

Il fratello Citto Maselli vorrà rivelarlo?

TITINA MASELLI

(1924-2005)

I riti della modernità

a cura di

Claudia Terenzi

Esposizione:2-30 marzo 2020

Bertolami Fine Art

Palazzo Caetani Lovatelli, piazza Lovatelli, 1

00186 Roma

Info:

+39 06 3218464 / 06 32609795

+39 345 0825223

www.bertolamifineart.com

Orario: dal lunedì al sabato ore 10.30-14.00 / 15.00-19.00

Domenica chiuso

Ingresso libero

Catalogo a cura di Claudia Terenzi

con testi di

Citto Maselli, Claudia Terenzi, Sabina de Gregori, Lorenzo Fiorucci

 

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