FESTIVAL DI CINEMAZERO A PORDENONE

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A PORDENONE LA NONA EDIZIONE DEL 
FESTIVAL DI CINEMAZERO 
DEDICATO
ALL’INCHIESTA, AL DOCUMENTARIO D’INDAGINE E AL
CINEMA DEL REALE”, CON ANTEPRIME ITALIANE E INTERNAZIONALI
IN ANTEPRIMA NAZIONALE AD APERTURA DI
FESTIVAL 
 
REQUIEM FOR THE AMERICAN DREAM”:
 
 IN CUI
NOAM CHOMSKY, ESPONE IL
PROFETICO DECALOGO CHE HA PORTATO
LA
SOCIETÀ AMERICANA, E L’OCCIDENTE TUTTO, A UNA DISUGUAGLIANZA SENZA
PRECEDENTI NELLA STORIA
 
Noam Chomsky
      
IN ANTEPRIMA ITALIANA ANCHE IL FILM DI STRAODINARIO IMPATTO VISIONARIO WALLS, DOVE SI CAMMINA ACCANTO AI FUGGITIVI, SI CERCA DI SCAVALCARE I MURI INSIEME A CHI CERCA DI MIGRARE.
ANCORA IN ANTEPRIMA ITALIANA ANCHE IL DOCUMENTARIO CANADESE GUANTANAMO’S CHILDMICHELLE SHEPARD E PATRICK REED RACCONTANO LA STORIA DI OMAR, IL PRIMO BAMBINO PROCESSATO DAGLI USA DALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE, CHE HA PASSATO UNA DECINA D’ANNI A GUANTANAMO PER UN’ACCUSA MAI PIENAMENTE PROVATA.
guantanamo’s child

 

IN APERTURA DI FESTIVAL UNA SERATA SUI 40 ANNI DEL TERREMOTO IN FRIULI CON LA PRESENZADI GIANNI MINÀ, STRAODINARIO CRONISTA ALL’EPOCA DEI FATTI.
TRA GLI OSPITI ANCHE L’AGROECONOMISTA ANDREA SEGRÈ PER COMMENTARE LA PRIMA ITALIANA DEL DOCUMENTARIO SULLO SPRECO WASTECOOKING: MAKE FOOD, NOT WASTE DELL’AUSTRIACO, CHEF E ATTIVISTA, DAVID GROSS.
LA RETROSPETTIVA È DEDICATA QUEST’ANNO A LILIANA CAVANI 
Aprire uno sguardo sulla più stretta attualità – dai cambiamenti del costume all’evoluzione geo-politica internazionale, dalle trasformazioni sociali, ai nuovi linguaggi mediatici – è  il centro del festival di Cinemazero Le Voci dell’Inchiesta, che ha aperto i battenti a a Pordenone alla sua nona edizione.
Uno dei festival più originali del panorama nazionale, ha visto nel “cinema del reale” il cardine degli incontri e gli omaggi ai protagonisti del cinema e del giornalismo, in una trentina di appuntamenti, tra eventi e proiezioni di documentari italiani e internazionali, selezionati nei più importanti festival del mondo (IDFA, Scheffield Doc/Fest, Götheborg, Toronto, Tribeca, New York Doc…).
Importanti anniversari nel programma: dal quarantennale del terremoto che sconvolse il Friuli nel 1976, al trentennale del disastro di Chernobyl. E poi l’omaggio a Liliana Cavani, che proprio col documentario ha mosso i primi passi nel cinema, senza dimenticare lo spazio per individuare buone pratiche, in particolare legate all’ambiente.
Spicca in apertura di festival l’anteprima nazionale di “Requiem for the American Dream”: un dialogo durato 4 anni tra i registi Peter Hutchison, Kelly Nyks, Jared P. Scott e il filosofo, linguista e attivista politico Noam Chomsky, in cui si espone il profetico decalogo che ha portato la società americana (ma forse l’occidente tutto) a una disuguaglianza senza precedenti nella Storia.
Chomsky
, tracciando mezzo secolo di politiche volte a favorire i più ricchi a spese della maggioranza, mette a nudo le drammatiche conseguenze di queste scelte, con la progressiva scomparsa della classe media e della solidarietà sociale.
L’inaugurazione è stata affidata al ricordo che ha profondamente segnato la storia recente del Friuli. Il 40.mo anniversario del terremoto che nel maggio del 1976:  una catastrofe da quasi mille morti e oltre 100 mila sfollati. In prima linea nel raccontare le devastazioni, ma anche la tenacia dimostrata dai friulani nell’opera di ricostruzione, una serie di agguerriti inviati della Rai, tra cui Gianni Minà, protagonista della serata con il suo collega Rai Edek Osser
 
Un altro doloroso anniversario è stato il trentennale del disastro di Chernobyl, al centro del documentario d’inchiesta di Fedor Alexandrovich The Russian Woodpecker (Il complotto di Chernobyl) , vincitore del premio della giuria al Sundance Film, festival che svela retroscena finora inediti su un incidente nucleare senza precedenti. In programma era anche una mostra fotografica sui principali disastri nucleari del pianeta, in La trilogia del nucleare: Mayak, Chernobyl, Fukushima, del fotografo Pierpaolo Mittica
Nuovi confini, nuovi muri di filo spinato percorrono Paesi che ancora portano i segni di una guerra vicina e sconvolgente, come racconta una delle attese anteprime nazionali : The fog of Srebrenica, documentario sulla vita dei sopravvissuti al più grande massacro avvenuto in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale, firmato dal  documentarista
bosniaco Samir Mehanovic
.
 
fog of Sbrebrenica
 
In anteprima nazionale anche Walls dei registi Pablo Iraburu e Miguelanxo Molina:
un film di enorme potenza visiva che raggiunge i confini ai quattro angoli del mondo – Spagna e Marocco, U.S.A e Messico, Sud Africa e Zimbabwe, Israele e Palestina. Il film presenta un’esperienza cinematografica rarissima, che permette di camminare accanto ai fuggitivi fino a temere per la propria incolumità, quasi schivando le pallottole e le percosse
che i protagonisti ricevono.
Poi un ‘anteprima italiana con il documentario canadese del 2015 Guantanamo’s child, con cui Michelle Shepard e Patrick Reed mostrano quanto sia sottile il confine tra giustizia, difesa e persecuzione. Omar Khadr, classe 1986, cittadino canadese, ha il triste primato di essere il primo bambino processato dagli USA dalla fine della Seconda Guerra Mondiale (ha passato una decina d’anni a Guantanamo per un’accusa mai pienamente provata). Khadr fu catturato dalle forze americane quando aveva 15 anni:
dopo 
aver trascorso metà della sua esistenza dietro le sbarre, tra cui una decina di anni nel campo di detenzione di Guantanamo, dove era il prigioniero più giovane, è stato rilasciato nel maggio del 2015.
Di sconcertante impatto è anche Credit for Murder dell’ex soldato israeliano Vladi Antonevicz, che getta un’inquietante luce sui gruppi di neo nazisti presenti e tollerati in Russia.
Tutto inizia nel 2007, quando su YouTube appare un video shock dal titolo «Decapitazione di un daghestano e di un tagiko». Due anni dopo il regista decide di indagare sul caso, infiltrandosi – lui, ebreo – per sei lunghi anni in uno di questi gruppi di neo nazisti, mostrando al mondo le atrocità che compiono nella totale impunità e con la collusione del governo russo.
Al festival anche il racconto sulle famiglie contemporanee, quelle allargate, omoparentali, o con genitori omosessuali: una giornata di proiezioni e  incontri coordinata dalla scrittrice e giornalista Eugenia Romanelli. Spicca la prima italiana di In Gayby Baby che racconta le famiglie “arcobaleno” attraverso la voce diretta dei figli. 
Non è mancartoun argomento “must” del festival: la coscienza ecologica ed ambientale. È lo chef-attivista austriaco David Gross, presente al festival per mostrare un’altra anteprima nazionale: Wastecooking: make food, not waste, film che narra con ironia come combattere lo spreco alimentare creando deliziose pietanze con l’utilizzo di alimenti destinati alla spazzatura. Ospite della serata accanto al regista austriaco, l’agroeconomista Andrea Segrè, tra i massimi esperti internazionali di spreco alimentare. A precedere la proiezione un aperitivo anti-spreco: uno chef emergente preparerà per il pubblico del festival una serie di stuzzichini realizzati con un utilizzo della materia prima che non prevede di gettarne alcuna parte.

Andrea Segre’

 

Un omaggio è stato dedicato alla regista e sceneggiatrice Liliana Cavani, e alla sua produzione diversificata, da quella documentaristica d’inchiesta, meno conosciuta, che è stato l’esordio della sua carriera cinematografica (12 i documentari realizzati, tra il 1961 e il 2012), con lo strumento dell’“indagine della realtà”. Un tributo importante perché supportato da numerosi documenti inediti che Cinemazero custodisce nel suo prezioso Archivio, fra registrazioni audio e scatti mai visti raccolti da Deborah Beer sul set della Cavani. Sabato 16 aprile Liliana Cavani ha incontrato il pubblico del festival e nell’occasione ha presentato il volume Liliana Cavani, Follia Santità Potere Povertà scritti e interviste 1960­2016, edito da Cinemazero e curato da Fabio Francione, che raccoglie un’ampia selezione della produzione pubblicistica e saggistica della regista e sceneggiatrice emiliana.
Cavani a sx e Mastroianni a dx
 

 

 

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