
MioCinema consiglia Dogtooth, mentre il mondo del Cinema era impegnato con la 77^ edizione del Festival di Venezia.
Con il covid-19 volenti o nolenti ci dobbiamo fare i conti. Penso specialmente ai settori più colpiti, che per loro natura prevedono riunioni e ravvicinamenti, a quanto ne stiano soffrendo.
Ecco allora la piattaforma digitale MioCinema che consiglia Dogtooth di Yorgos Lanthimos, ora nelle sale. E’ vietato ai minori di 18 anni ed è un film d’esordio del greco Lanthimos, candidato all’Oscar® come Miglior Film Straniero e premiato a Cannes nella sezione Un certain regard. Il film è del 2009 e dopo 11 anni è arrivato in sala.
Dogtooth è una prova di grande cinema attuale nei temi, e contemporanea nella visione: humor nero e allegoria dell’educazione rigida nei regimi dittatoriali.
La sinossi è quella di una famiglia composta da padre, madre e tre figli, che vive in periferia circondata, da un grande recinto. I ragazzi non lo hanno mai oltrepassato perchè i genitori, non gli permettono di subire influenze dal mondo esterno.
L’equilibrio si rompe quando il padre, per soddisfare gli istinti sessuali del figlio, introduce in casa un elemento esterno: Christina.
Yorgos Lanthimos a 47 anni, è uno dei massimi esponenti contemporanei del cinema greco.
Il suo ultimo film, La Favorita, ha collezionato premi: Golden Globe e Oscar a Olivia Colman per la Migliore attrice protagonista e ben dieci nomination (184 premi vinti in tutto il mondo). Premiato alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia per Alps (Migliore sceneggiatura) nel 2011 e per La Favorita (Gran premio della Giuria), vincitore a Cannes con Dogtooth (Miglior film in Un Certain Regard) ma anche con The Lobster nel 2015 (Premio della Giuria) e con Il sacrificio del cervo sacro nel 2017 (Migliore sceneggiatura).
E’ un regista visionario e disincantato. I temi del suo cinema sono la libertà, la solitudine, l’incomunicabilità, l’oppressione sociale, la famiglia, il rancore, il lutto, il mistero dell’universo. Tutti affondano profondamente le radici nella sua cultura di origine.
Un regista distopico e dissacrante. Lanthimos accompagna gli spettatori in un percorso dove vita reale e vita di scena si fondono, e la soluzione è negli occhi di chi guarda.
TUTTE LE SALE DOVE POTER VEDERE IL FILM
Nel frattempo il film ha avuto successo raggiungendo il 76% di gradimento con 3 stelle e mezzo su mymovies ( critica 3 stelle, pubblico 4 stelle ) consigliato sì.
La Voce di Mantova (Paolo Zelati) ha scritto che è un’ INQUIETANTE ALLEGORIA DEL REGIME TOTALITARIO.