
Le classifiche di libri le ho considerate per un certo tempo ingannevoli e non abbastanza credibili. In altre parole, ne sentivo solo l’odore commerciale di sfondo e nessuna attendibilità.
Sarà che ci ho fatto meglio caso, sarà che qualcosa è cambiato nei gusti dei lettori, ma adesso mi sembrano interessanti.
A guardarle con occhi diversi mi pare che le classifiche dei libri siano uno specchio dei tempi e dei gusti letterari.
Gli argomenti sono quelli che ti portano nel contemporaneo dei dibattiti e delle polemiche e ti fanno sentire vivo culturalmente. Perchè leggere solo classici non basta più.
Il mondo sta correndo (nel bene e nel male) e c’è necessità di partecipare pienamente a questo momento storico. Non solo nella saggistica che tratta del presente, ma proprio nel modo di pensare, di fare critica e di esprimere gusti letterari.
Casualmente, ho iniziato a scorrere le classifiche dei libri (ce ne sono molte, da Feltrinelli e Mondadori ai vari blog specializzati). Io mi sono affezionata a quella di Ibs che stila, perfino, la classifica giornaliera, per non parlare di Amazon che la aggiorna ogni ora.
Da quel momento è diventata un’abitudine irrinunciabile a fine serata, scorrere le classifiche per poi riflettere a che punto siamo e quale libro scegliere. Ho trovato le classifiche di Ibs chiare e di immediato approccio, in altre parole confacenti a quello che cercavo.
Questa indagine classificatoria mi dà un senso di contemporaneità e non importa se qualche titolo non è il mio genere; anche quello fa storia contemporanea, perchè rivela cosa si sta realmente leggendo. Che c’è una porzione di lettori che ha quel gusto. Sapere che un certo tipo di lettore vuole leggere quel libro ci racconta qualcosa.
In definitiva riporto ancora una volta l’attenzione sullo strumento della classifica di libri, che non è quindi solo un mero espediente commerciale, ma ha la sua valenza storico contemporanea di fotografare i gusti del leggere adesso. E’, in altre parole, uno specchio dei tempi.
E da questo e per questo interesse classificatorio dei libri ho comperato il romanzo Cambiare l’acqua ai fiori e Il Nuvolario. Principi di Nubignosia.
Due libri diversissimi: il primo di pieno gusto francese con un tocco giallo e aspetti gotici, l’altro un breve trattatello semiserio (come è stato definito) di uno scrittore personaggio eccetrinco, Fosco Maraini. A corredo del libello le sue stesse fotografie di nubi, cirri e foschie, amate e studiate come oggetto di approfondimento scientifico spirituale.
Ecco due letture che segnano il confine tra molti gusti letterari, che a me hanno suggerito un presente e un passato rinnovato (per Il Nuvolario di Maraini) da una grafica e da una casa editrice ( La Nave di Teseo) che ne ha valorizzato al massimo anche l’oggetto in sè.
Invece, Valérie Perrin cambia l’acqua ai fiori in un romanzo che ha una sua originalità spiccata e rende gentilezze ed eleganza da un portierato di cimitero, che diventa un crocevia di pensieri, ansie intrecci di vita.
Se non avessi ritenuto di affidarmi alla classifica di libri sicuramente non mi sarei addentrata in mondi così diversi e assolutamente affascinanti.
Da ora in poi vi raccomando di seguire, magari anche con uno sguardo, le classifiche dei libri: perchè attualizzano la ricerca e ringiovaniscono i temi di lettura.