AL TEATRO DI DOCUMENTI DEBUTTA “PER GIULIA” DI DACIA MARAINI

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Sara Pallini
Sara Pallini "per Giulia" al Teatro di Documenti

A quasi dieci anni dal terremoto de L’Aquila, Sara Pallini racconta al Teatro di Documenti la storia di Giulia Carnevale, la giovane studentessa di ingegneria edile morta fra le macerie del sisma de L’Aquila.

“PER GIULIA” è un testo di Dacia Maraini creato per questa studentessa brillante, originaria di Arpino.

Giulia ora rappresenta tutti gli studenti in questa piéce teatrale forte e di profondo impatto emotivo.

Sara Pallini
Sara Pallini

Dacia Maraini è stata sempre una scrittrice attenta alla valutazione degli aspetti sociali. Questo testo, infatti, lo ha scritto considerando i dettagli storico-civili della tragedia e quelli più intimi  di Giulia, come se sentisse la missione di tenerne vivo il ricordo e non dimenticare per il futuro.

Questo testo è un inno alla vita, con la sua forma di dialogo fra vivi e morti, dove non prevalgono mai i toni mesti o cupi, ma affiorano vitalità e sublimazione. E’ la ricerca di un dialogo oltre il tangibile, come un ritorno al ruolo originario del teatro, quando la tragedia greca era funzionale a una catarsi per il pubblico.

Dopo la notte del sisma, il 6 Aprile del 2009, per puro caso fu ritrovato nella macchina di Giulia il suo computer contenente dei bozzetti per la progettazione di una scuola materna a forma di libro; questo progetto adesso è stato realizzato per l’asilo di Onna, e nella stessa forma che aveva ideato Giulia.

“Per Giulia” al Teatro di Documenti verrà interpretato da Sara Pallini dall’11 ottobre fino a domenica 14, per la regia di Iolanda Salvato, con le musiche originali di Federica Clementi.

E’ un’opera di ricordo che contiene la denuncia sociale alla Autorità e alle loro negligenze: basti pensare che nella Casa degli Studenti non era stato previsto neppure un piano di evacuazione in caso di emergenza.

La regista Iolanda Salvato ha commentato così il lavoro teatrale “Per Giulia” di Dacia Maraini:

“Da sempre l’arte cerca di avere un ruolo anche sociale, ci sono esigenze e contingenze dalle quali un artista non riesce a prescindere, come se la sua fosse una sorta di missione, un’agenda per tenere attivo il ricordo di quello che è successo ed il perché è successo, come viatico per i posteri, affinché le cose evitabili non accadano più. Quando Sara Pallini mi ha proposto di fare questo testo mi sono chiesta, come faccio sempre, perché? A chi potrebbe interessare? Poi le risposte son venute da sé e saranno quelle che metteremo in scena. Una scena fatta di corpo e segni, un lavoro che partirà dalla terra fino alle nuvole, così come il Teatro Nō giapponese al quale ci ispiriamo, in cui lo spazio scenico viene considerato un luogo-non luogo intermedio, dove si incontrano il mondo divino e quello umano, dove gli spiriti comunicano con i vivi con molta confidenza e naturalezza e dove gli attori recitano col corpo e la voce in movimenti stilizzati, essenziali, guidati dalla musica. Fondamentale in questa messa in scena l’unicum che si viene a creare fra la recitazione e la musica, che non accompagna ma segue, insegue e dà corpo nuovo al testo, parola dopo parola”.

Sara Pallini
Sara Pallini

TEATRO DI DOCUMENTI
11-21 OTTOBRE 2018
via Nicola Zabaglia, 42 – Roma
tel. 06.5744034 – 328.8475891

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Ciao, sono Emanuela, donna, moglie, madre e blogger con studi classici e formazione giuridica, eclettica per natura e per destino, “nerd” quanto basta.

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