EVENTI A PORDENONE “LE VOCI DELL’INCHIESTA”

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TRA MERCOLEDÌ 5 E DOMENICA IL 9
APRILE IN PROGRAMMA A PORDENONE

LA DECIMAEDIZIONE DEL FESTIVAL DI
CINEMAZERO

LE VOCI DELL’INCHIESTA



UNICO FESTIVAL ITALIANO INTERAMENTE
DEDICATO AL GENERE DELL’INCHIESTA CON RETROSPETTIVE E
OMAGGI AI GRANDI MAESTRI DEL GIORNALISMO D’INCHIESTA DI CASA
NOSTRA,

A PARTIRE NELLA PRIMA GIORNATA – MERCOLEDÌ 9 APRILE – DA UN
OMAGGIO AL QUOTIDIANO L’ORA DI PALERMO A 25 ANNI
DALLA CHIUSURA, OSPITE MARCELLO SORGI, E LA RETROSPETTIVA IN RICORDO DI
GIUSEPPE – JOE – MARRAZZO, PRESENTI I FIGLI PIERO E GIAMPIERO E IL
GIORNALISTA SANDRO RUOTOLO.

ATTESI AL FESTIVAL DOCUMENTARI
D’INCHIESTA
CON BEN 22 ANTEPRIME ITALIANE DI FILM SELEZIONATI NEI
MIGLIORI FESTIVAL INTERNAZIONALI (TRIBECA, IDFA, BERLINALE, SHEFFIELD, DOC NYC,
…)



SECONDA GIORNATA A PORDENONE CON LE VOCI
DELL’INCHIESTA
: GIOVEDI’ 6 APRILE
AL FESTIVAL L’ATTESA PROIEZIONE IN
ANTEPRIMA NAZIONALE DEL PRIMO DEI TRE APPUNTAMENTI CON IL “FOCUS
ISIS
”. ALLE 17.45 IN SALA THE CONFESSION, STORIA DEL CITTADINO
INGLESE-PAKISTANO
MOAZZAM BEGG, PRESUNTO ESTREMISTA DEPORTATO A
GUANTANAMO, DOVE RIMANE PER OLTRE 4 ANNI PRIMA DI ESSERE LIBERATO SENZA
NESSUNA ACCUSA A SUO CARICO.
PRESENTE A PORDENONE IL REGISTA
Ashish Ghadiali E COLLEGATO IN VIDEO LO STESSO Moazzam
Begg

NELLA SECONDA GIORNATA ANCHE UN MOMENTO
DEDICATO AGLI ADOLESCENTI E ALLE LORO STORIE ED ESPERIENZE. ALLE
14.30,
IL SEMINARIO DAL TITOLO “LA NARRAZIONE DI NOI E DEGLI
ALTRI, ADOLESCENTI”,
CUI SEGUIRA’ LA PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO IN
ANTEPRIMA NAZIONALE CHILDREN ON-LINE DI Katerina Hager. IL
FESTIVAL SI APRE GIA’ IN MATTINATA (ORE 11.00) CON L’ESPERIENZA DELLA
GIOVANISSIMA MIRANDA, CHE SIEDE AL PARLAMENTO SVEDESE A SOLI 14 ANNI: IN
ANTEPRIMA NAZIONALE IL FILM CHE LA REGISTA Mats Ågren LE HA
DEDICATO
ALLE 20.45, I RAGAZZI DELLE
LOTTE POLITICHE EXTRAPARLAMENTARI TRA IL ’67 E IL ’77 SARANNO PROTAGONISTI DELLA
PROIEZIONE DI ASSALTO AL CIELO DEL REGISTA E SCENEGGIATORE FRANCESCO
MUNZI,
PRESENTE IN SALA.
CHIUDE LA GIORNATA, ALLE 22.15
IN PRIMA ITALIANA UNDERGROUND NEW YORK IL LAVORO DEL 1968 DI Gideon
Bachmann
, RICOSTRUITO E DIGITALIZZATO IN 2K DAI I LABORATORI DELLA
CINETECA DEL FRIULI
.



ALL’EMERGENZA LAVORO SARÀ
DEDICATA L’ANTEPRIMA DI “MERCI PATRON” DI FRANÇOIS
RUFFIN
– VERO MICHEL MOORE FRANCESE – DOCUMENTARIO DELL’ANNO IN
FRANCIA), FINO AL NUOVO SENSO DEL FARE
POLITICA
DOVE SPICCA IL DOCUMENTARIO SU GRILLO E IL MOVIMENTO 5
STELLE
TUTTI A CASA” DELLA REGISTA DANESE LISE BIRK
PEDERSEN
, UNICA TESTIMONE DI INCONTRI A PORTE CHIUSE TRA I PENTASTELLATI
E IL LEADER

 

La “memoria dell’oggi” è una delle
mission principali del festival di Cinemazero Le Voci
dell’Inchiesta
, : lo sguardo è ancora sulla stretta attualità –
dall’evoluzione geo-politica internazionale a ISIS e
terrorismo, dalle urgenze legate al mondo del lavoro ai
cambiamenti epocali nella politica europea e italiana -raccontati
attraverso una selezione dei più premiati documentari della scena
internazionale, selezionati nei più importanti festival al mondo (IDFA,
Sheffield Doc/Fest, Göteborg, Toronto, Tribeca, New York Doc, Berlinale,
Sundance) con ben 22 film in anteprima nazionale.

Grandi omaggi all’inchiesta di casa
nostra
  da un ricordo del quotidiano L’Ora di Palermo a 25
anni dalla sua chiusura
, presente il giornalista Marcello Sorgi,

che
lì iniziò la sua carriera a soli 18 anni e un altro storico redattore,
Francesco La Licata. Attesa la proiezione di La corsa de
L’Ora
, film del 2017 del regista Antonio Bellia che racconta
l’avventura del giornale negli anni della direzione di Vittorio Nisticò, tra il
1954 e il 1975.

Poi  la
retrospettiva in ricordo di un grandissimo del giornalismo d’inchiesta,
Giuseppe – detto Joe – Marrazzo (classe 1928, scomparso a Roma nel 1985)
– noto per le numerose inchieste su mafia e camorra. Partendo dalle sue
inchieste, Marrazzo ha scritto diversi libri, tra cui il più famoso è Il
camorrista
(pubblicato nel 1984), in cui racconta la vita di Raffaele
Cutolo
, uno dei boss campani più influenti durante gli anni ’80.  Roberto
Saviano si è detto
debitore verso Marrazzo per parecchi spunti, nella
scrittura del suo Gomorra
. Da Il camorrista fu tratto
nel 1986 l’omonimo film che segnò l’esordio cinematografico alla regia di
Giuseppe Tornatore
. Un ricco parterre di amici, parenti e giornalisti
parteciperà all’evento organizzato in suo onore nella serata inaugurale di
mercoledì 5 aprile (dalle 20.45). Presenti i figli, i giornalisti
Giampiero e Piero (corrispondente Rai da Gerusalemme) e il giornalista
Sandro Ruotolo, che ha sempre inserito Marrazzo tra i suoi principali
punti di riferimento professionali. Atteso anche un intervento in video del
regista Giuseppe Tornatore
.



A conclusione della serata inaugurale la
proiezione di Robinu’, il film con cui Michele
Santoro
è tornato al giornalismo puro con un toccante
documentario.

Per il focus ISIS e terrorismo
tre i lavori in anteprima nazionale, a partire da The
Confession
,

storia del cittadino inglese-pakistano Moazzam Begg,
presunto estremista deportato a Guantanamo, dove rimane per oltre 4 anni
prima di essere liberato senza nessuna accusa a suo carico. Il film del regista
Ashish Ghadiali (presente al festival) è il resoconto di prima mano del
protagonista, che ora vive in Inghilterra senza poter abbandonare il Paese: ha
fondato in Inghilterra “Cageprisoners” (Prigionieri in gabbia), ONG sostenuta da
Amnesty International che si occupa dei combattenti islamici detenuti a
Guantanamo. Nowhere to Hide è lo struggente racconto in prima
persona di un infermiere iraqueno che, lavorando nell’ospedale di Jalawla,
ha filmato le vittime della guerra nel corso di cinque anni. All’arrivo
dell’ISIS è costretto a fuggire, figli sottobraccio, senza smettere di
filmare… Ancora una prima italiana per Dugma: the button,
documentario girato in Siria, dalla parte del fronte occupato dagli
aspiranti kamikaze di al Nusra: possono i kamikaze essere persone
come tutte le altre? Ecco un racconto per capire chi sono e cosa pensino pochi
attimi prima della loro ultima “missione”.

Una riflessione di grande attualità è
dedicata quest’anno ai nuovi fenomeni del “fare politica”. Dalla
Scandinavia arriveranno la regista Matse Agren e la giovanissima
Miranda, quattordicenne che siede nel parlamento
Svedese
, attivista di Destra, famosa per le sue battaglie contro
l’immigrazione, che racconterà, di persona e su schermo, cosa significa
costruirsi una carriera politica fin da giovanissima. E in un cammino a ritroso
Lise Birk Pedersen con Tutti a casa darà il suo
personalissimo punto di vista su Grillo e il Movimento 5 Stelle.

Nel
documentario in anteprima nazionale al festival, lo sguardo della
regista danese – spesso unica testimone invitata a seguire incontri a
porte chiuse tra i pentastellati e il loro leader – ci apre le porte ad
innumerevoli dietro le quinte di un fenomeno che ha cambiato la politica
italiana. Lo sguardo di Francesco Munzi – uno dei grandi registi italiani
di oggi – racconta, invece, nel suo Assalto al cielo la parabola
dei ragazzi che animarono le lotte politiche extraparlamentari negli anni
compresi tra il 1967 e il 1977.

La tematica di urgente rilevanza del
lavoro è al centro di Merci Patron, documentario dell’anno
in Francia,  in arrivo in anteprima a Pordenone. Il film-manifesto delle
proteste contro la Loi Travail voluta dal ministro del
lavoro Myriam El Khomri è firmato al regista
François Ruffin.

Sempre di pressante attualità sulle
relazioni israeliano-palestinesi, il lavoro di Marco De Stefanis,
italiano che produce da tempo in Olanda, che con il suo delicato
Waiting for Giraffes, in anteprima nazionale a Pordenone,
la toccante storia del veterinario dell’unico zoo palestinese, per un
affresco sui rapporti tra i due Paesi. Da Israele, sempre in anteprima
nazionale
, arriva Forever Pure di Maya Zinsthein che racconta
l’incredibile evoluzione della squadra di calcio Beitar Jerusalem, roccaforte
del tifo e dei manifestanti della destra sionista più acces
i: un film che
con la scusa – e il fascino – dello sport, parla di razzismo, integrazione
religiosa e politica internazionale
.

Tutto il programma su www.voci-inchiesta.it

#VOCINCHIESTA 

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Ciao, sono Emanuela, donna, moglie, madre e blogger con studi classici e formazione giuridica, eclettica per natura e per destino, “nerd” quanto basta.

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