RiparAzioni Fashion Design riparte in Piazza Raviola a Bologna.
Dopo il successo dello scorso anno, ritorna il programma di laboratori di riparAzioni – rielaborare ad arte.
I laboratori sono aperti al pubblico dal 18 maggio al 1 luglio 2023 in Piazza Raviola, per animare un luogo di situazioni di marginalità e degrado, e restituire alla città un nuovo spazio di socialità e di cultura.
RiparAzioni si ispira all’antica arte giapponese del Kintsugi: un sistema di riparazione mediante resina e polvere d’oro, che mette in risalto crepe e fratture di oggetti rotti.
La fragilità viene esaltata e impreziosita anzichè nascosta.
Questa tecnica ha il significato metaforico nel concetto di resilienza e di rinascita a partire dalle fratture, personali e sociali, che, solo se visibili e condivisibili, potranno essere superate.
E diventeranno occasioni di rigenerazione consapevole, sia individuale che collettiva.
Le RiparAzioni iniziano giovedì 18 maggio, dalle ore 16 alle 20, con il laboratorio di Fashion design Ri-tessere ad arte, durante il quale gli studenti interverranno con ago e filo sugli indumenti portati dal pubblico.
La riparazione reale e metaforica avrà forme e motivi floreali ispirati al Kintsugi, per simboleggiare la rinascita.
Così i colori e l’intreccio di fili e tessuti stabiliranno un legame con il quartiere e i suoi abitanti i quali poi, al termine del laboratorio, riporteranno con sè gli abiti “riparati”.
Il workshop sarà anche raccontato in diretta radiofonica dalla trasmissione 50 minuti di riparAzioni sulle frequenze di Radio Città Fujiko e direttamente dal sito www.ababo.it.
L’attività è a cura della Prof.ssa Elisabetta Zanelli e realizzata insieme ai Bienni di Fashion Design e di Didattica dell’Arte e Mediazione culturale del patrimonio artistico.
Si prosegue sabato 20 maggio alle 21.30, con replica alle ore 22.30,
Piazza Raviola e Piazza Puntoni saranno scenario della sfilata Crossing Threads in cui studentesse e studenti del Biennio di Fashion Design proporranno un’indagine sul rapporto moda e potere.
Secondo la dicotomia ordine/disordineabiti sartoriali e tagli netti si contrapporranno ad abiti trasgressivi e innovatori.
In particolare, il titolo della sfilata è liberamente ispirato alla performance Legarsi alla montagna di Maria Lai (1981), a cui partecipò l’intera comunità di Ulassai, avvolgendo il paese con un lungo nastro simbolo di unione e rinascita.
Quattro abitanti del quartiere sfileranno con l’abito “riparato” durante il workshop del 18 maggio.
La serata sarà presentata da Giulia Quadrelli con la partecipazione di Orea Malià per l’hair styling.
L’evento è a cura della Prof.ssa Elisabetta Zanelli con la collaborazione di Elisa Maola e con:
il Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate,
il Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte,
i Bienni di Fotografia e di Scenografia e allestimenti degli spazi espositivi e museali.
Con il Patrocinio del Quartiere Santo Stefano.
