
A cosa serve l’utopia è la domanda e il titolo della mostra fotografica alla Galleria Civica di Modena, Sale superiori, Palazzo Santa Margherita, Corso Canalgrande 103 a Modena, in corso fino al 22 luglio 2018.
Iosif Király, Reconstruction, Mogoşoaia, Lenin, Groza, 2a, 2006
cCprint, 63 x 182 cm
© Iosif Király. Courtesy Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Prima di tutto chiediamoci: che cosa è l’utopia?
Linguisticamente ha origine dal greco οὐ «non» e τόπος «luogo», perciò è un «luogo che non esiste»; letterariamente è stata il nome fittizio di un’isola inesistente, dato da Tommaso Moro nel Libellus … de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516). Mycultureinblog ha parlato di utopia anche a proposito dei libri Utopia per realisti e L’Utopia di Pasolini.

Stampa alla gelatina d’argento, 29,8 x 30 cm.
© l’artista. Galleria Civica di Modena, Raccolta della Fotografia
La mostra fotografica A cosa serve l’utopia rappresenta l’utopia nel senso dato dallo scrittore scrittore uruguaiano Eduardo Galeano, per il quale l’utopia è un orizzonte irraggiungibile che si allontana quanto più ci avviciniamo. La risposta di Galeano è che l’utopia serva “a camminare” !. L’utopia serve a camminare per andare avanti, per procedere verso i cambiamenti, ma le direzioni si biforcano: una va verso l’azione e la ribellione, l’altra verso la disillusione e la rassegnazione.

Stampa inkjet su carta cotone, 65×83 cm
© Francesco Jodice. Galleria Civica di Modena, Raccolta della Fotografia, StartFragment
In mostra troveremo opere fotografiche e video di artisti italiani e internazionali come Mladen Stilinovic, Akram Zaatari, Yael Bartana, Daido Moriyama, Mario De Biasi e Francesco Jodice, provenienti dalla FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE e appartenenti alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e al Comune di Modena/Galleria Civica.
Le opere sono messe a confronto con immagini scelte dagli archivi della Magnum (prestigiosa agenzia fondata a New York e Parigi nel 1947 da Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, George Rodger e David Chim Seymour). Le fotografie sono su grandi formati e rappresentano gli emblemi della rivolta nell’immaginario storico, come il Sessantotto a Parigi e Tokyo, la caduta del Muro di Berlino nel 1989, il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti e quelli di opposizione in America Latina e Cina.
In mostra opere di: Abbas, Bruno Barbey, Yael Bartana, Taysir Batniji, Ian Berry, Fabio Boni, Mario De Biasi, Leonard Freed, Paula Haro Poniatowska, Swetlana Heger, Alejandro Hoppe, Jorge Ianiszewski, Francesco Jodice, Iosif Kiraly, Alex Majoli, Filippo Minelli, Daido Moriyama, Melina Mulas, Oscar Navarro, Ulises Nilo, Luis Poirot, Mark Power, Ishmael Randall Weeks, Aldo Soligno, Chris Steele-Perkins, Mladen Stilinovič, Jinoos Taghizadeh, Franco Vaccari, Pedro Valtierra, Akram Zaatari, Patrick Zachmann, Zelle Asphaltkultur.
A cosa serve l’utopia è prodotta da FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE nell’ambito del festival Fotografia Europea 2018 dedicato al tema “RIVOLUZIONI. Ribellioni, cambiamenti, utopie.”
A cosa serve l’utopia
A cura di Chiara Dall’Olio e Daniele De Luigi
Galleria Civica di Modena
Sale superiori, Palazzo Santa Margherita
Corso Canalgrande 103 – Modena
FINO AL22 luglio 2018
In collaborazione con Fotografia Europea, Magnum Photos e Contrasto
Orari di apertura
Mercoledì-venerdì, 10.30-13 / 16-19
Sabato, domenica e festivi, 10.30-19
Ingresso
intero 6 €
ridotto 4 €
Ingresso ridotto a fronte della presentazione del biglietto di ingresso a Fotografia Europea. Con il biglietto di ingresso alla mostra A cosa serve l’utopia si potrà usufruire di una riduzione del biglietto di ingresso a Fotografia Europea, da 15 € a 12 €.
Per tutte le riduzioni, convenzioni e gratuità, visitare il sito: https://www.comune.modena.it/galleria/mostre/a-cosa-serve-lutopia
Da aprile a luglio 2018 col biglietto da 6 € è possibile visitare tutte le mostre organizzate da FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE