
La Sindone e Bernini è il bellissimo e recente lavoro di di Daniela di Sarra.
Dopo due anni di studio e di ispirazione, il confronto tra il volto della Sindone e il busto di Bernini appaiono, infatti, straordinariamente corrispondenti.
Questa mostra fotografica aveva inaugurato a Roma da Spazio5, via Crescenzio 99/d. Alla presentazione del 25 erano intervenuti la Professoressa Emanuela Marinelli, Don Domenico Repice, Padre Stefano Tamburo e il fotografo Piero Leonardi.
La mostra si è ora trasferita nel Museo del Barocco di Palazzo Chigi ad Ariccia, dal 4 maggio.
Il Busto del Salvatore è stata l’ultima opera del Bernini, quella che l’Artista amò di più e nella quale mise tutto il suo genio, la sua devozione e la sua esperienza.

Bernini, infatti era un uomo di profondissima fede.
E dopo tanti ritratti per i potenti dell’epoca, voleva ritrarre il Re dei re nelle sembianze del “Più Bello dei Figli d’Uomo”, partendo dall’immagine della Sindone.
Daniela di Sarra, nel corso della sua precedente mostra fotografica del 2016 Fratello Sole – Sorella Luna, nota che il busto del Salvatore del Bernini, nella Basilica di San Sebastiano Fuori le Mura, assomiglia in modo impressionante al Cristo della Sindone.
Seguendo un’indagine fotografica, con sorpresa realizza che i due volti, della statua e della Sindone, sono sovrapponibili.
La ricerca è durata due anni.
Gianlorenzo Bernini ci restituisce il volto dell’Uomo della Sindone, la sua ultima opera, scolpito per devozione e per la sua ‘buona morte’. Un’opera finale grandiosa e superbamente mistica nella sua bellezza.
Baldinucci ha scritto che l’artista ‘restrinse in quest’opera tutta la sua arte’, dandole un’incredibile molteplicità di espressioni insiema alla sovrapponibilità dei due volti.
Ed è proprio questo il concept della mostra La Sindone e Bernini in cui Daniela di Sarra approfondisce questo confronto, attraverso 12 fotografie, inquadrando la scultura da punti di osservazione differenti, in modo che emergano le differenti espressioni che Bernini ha infuso nell’opera. Il Cristo risorto, nel passaggio suggestivo dalla Sindone alla scultura, appare vivo.

Daniela di Sarra è nata a Roma, dove ha fatto studi classici e umanistici.
Appassionata di fotografia fin da giovanissima, ci si è dedicata totalmente, dopo un periodo drammatico della sua vita, in cui ha combattuto una leucemia fulminante che ha trasformato la sua visione di molte cose. Ora Daniela di Sarra si dedica alla fotografia come strumento e come arte, con studio, ricerca, esposizioni e progetti complessi, orientati alla bellezza come valore relativo e come ‘via all’assoluto’.
La sua mostra ‘Fratello Sole – Sorella Luna’ (www.canticodifratesole.it) sul volto di Dio nella natura, ha avuto un’accoglienza straordinaria di circa 8000 visitatori.
