
Il “Book in progress”2 è “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello”!
E’ stato difficile scegliere, perchè avevo molti titoli che mi piacevano, e uno in particolare era il 5° di una saga lunga che non potevo proporre; ma la scelta è stata decisa e immediata appena ho pensato a Oliver Sacks e al suo “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello”, edizione Adelphi (la mia del 2010), con la traduzione di Clara Morena.
Questo libro è un saggio divulgativo, ormai è un classico, ed è scritto in modo semplice e piacevole.
“L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello”, con il suo titolo chilometrico, ci svela da subito il carattere del libro: serio e ironico. E’ una raccolta di racconti psicologici intensi, distribuiti in 24 capitoli e divisi in 4 parti, nei quali Oliver Sacks racconta la sua storia clinica di medico, dove lui trasforma la pena in romanzo divenendo un medico ideale.
Oliver Sacks (1933-2015) è stato infatti medico, scrittore e docente di neurologia. Si è sempre sentito un naturalista e irresistibilmente attratto dalla parte romanzesca e scientifica della malattia umana. I suoi casi clinici lui li chiama storie o fiabe, perchè lui si avvicina alla malattia con la delicatezza di un medico scrupoloso e l’incanto di uno scienziato. Qual è la musa di Oliver Sacks? E’ la meraviglia per la moltiplicità dell’universo, dice Piero Citati. Ogni caso clinico è una storia e una sfumatura di colore dentro l’universo.
“L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” è un saggio che riscatta le storie che racconta, perchè Oliver Sacks le libera dai manuali di psichiatria, ristabilendo un contatto benefico con la malattia mentale. Sacks si identifica con il paziente, liberando la malattia come un aquilone, figura emblematica tra i disegni del libro.
Pubblicato a Londra nel 1985, questo saggio resta inossidabile per l’approccio scientifico, umano e creativo di Oliver Sacks.
Ma cos’è e come funziona il “book in progress” ? Se aprite il link lo scoprirete; per chi già lo sapesse: buona lettura insieme!