
Quando studiare è sinonimo di stress, forse è il momento di rivedere le nostre tecniche di studio e chiamare in aiuto le mappe concettuali.
La fatica di studiare dipende dal metodo che utilizziamo, perchè molto tempo sui libri può essere meno proficuo di meno tempo ben organizzato.
Ma come si studia?
Si studia con metodo e disciplina, ma senza stress!
Si studia anzitutto secondo le nostre attitudini e i nostri cicli circadiani (cioè le ore della giornata in cui siamo naturalmente più produttivi), e poi seguendo strategie mirate.
Infatti ci sono libri che insegnano come affrontare lo studio per ottimizzare i tempi e i modi. Lo scopo non è di correre per andare in qualsiasi modo alla fine del libro, incollandosi, a breve termine, una sequela di nozioni che poi andranno rapidamente perse.
Lo scopo è proprio il contrario: è quello di ottenere una visione completa e molto ragionata del testo, per farci assimilare in tempi veloci le nozioni.
Se studiamo con metodo le nozioni saranno acquisite per bene e per sempre.
Infatti l’affanno di memorizzare toglie allo studente il tempo del ragionamento e lo costringe a fare uno sforzo di memoria che lo sfinisce soltanto, senza fargli assimilare veramente la materia.
Questo modo affannoso di studiare toglie gusto e motivazione allo studio.
Ecco perchè vi suggerisco due libri che consulto da tempo per studiare.
Il primo libro si intitola Imparare a studiare LE TECNICHE DI STUDIO, di Mario Polito (psicologo e pedagogista), che con estrema chiarezza approfondisce come affrontare un testo di studio, schematizzandolo in 4 diverse sezioni:
- Sottolineare,
- Prendere appunti,
- Schematizzare e creare mappe,
- Archiviare
Ogni sezione è divisa in paragrafi molto analitici e spesso è illustrata da schemi che uno studente potrà ripetere facilmente nella pratica. Gli schemi sono semplicissimi e disegnati a mano.
Questo libro è consigliatissimo perchè è molto motivante e incoraggia davvero a studiare bene!
Il secondo libro che vi segnalo è COSTRUIRE MAPPE CONCETTUALI di Joseph D. Novak, ed è un testo molto più tecnico che consiglio a chi insegna; infatti nel sottotitolo c’è scritto Strategie e metodi per utilizzarle nella didattica. La teoria di Novak sull’educazione serve soprattutto a guidare ricercatori e formatori; è stata pubblicata per la prima volta nel 1977.

Joseph D. Novak ha sviluppato una teoria sull’educazione ed è un cattedratico, Professore emerito di Educazione e Biologia alla Cornell University e ricercatore anziano presso il Florida Institute for Human an Machine Cognition.
E ora non preoccupatevi e seguite le tecniche di studio che vi ho consigliato!

Trovo molto utile il richiamo che hai fatto alla “disciplina” nello studio.
Questo termine, all’apparenza così ruvido, lo riconduco al celebre motto “E’ il tempo che hai dedicato alla tua rosa ad averla resa unica” di Saint Exupery, perchè… in realtà l’apprendimento discende direttamente dall’esercizio dell’attenzione, della costanza, della cura per i dettagli.
C’è chi possiede naturalmente queste attitudini e chi le ha sviluppate nel tempo, ma trovo importante porre l’attenzione a chi invece desidera in qualche modo svilupparle; oppure.. recuperarle, perché agli adulti spesso è chiesto di ricominciare a studiare, dopo che è passato tanto tempo da quando hanno smesso di farlo in modo sistematico.
Parlavi di mappe concettuali e sicuramente sono uno strumento molto potente per consolidare le conoscenze. Aggiungerei le mappe mentali, che possono completare il quadro, specie nelle fasi preparatorie: ad esempio quando voglio acquisire consapevolezza delle conoscenze pregresse (come suggerivano Joseph Novak e Ausubel) oppure quando devo arrivare a dar corpo a spunti creativi.
🙂
Trovo interessantissimo il tuo riferimento alle mappe mentali.