
I “Colpi al cuore” di Kari Hotakainen.
Sono quei colpi imprevedibili e inaspettati di un autore finlandese che è stato paragonato al suo più famoso connazionale Arto Paasilinna.
E proprio Paasilinna ha definito Kari Hotakainen un “umorista temibile, intelligente, acuto, quasi calcolatore”.
“Colpi al cuore” è un libro che colpisce nel segno dei sentimenti, della famiglia e soprattutto del cinema; con un umorismo nordico che disorienta, diverte, indigna e fa molto riflettere.
Il cinema è il motore di questa vicenda, come si legge chiaramente nel sottotitolo del libro che recita: “Come fu girato il Padrino“.

Hotakainen ipotizza un improbabile set nella provincia finlandese di Maunula per girare il celebre film “Il Padrino” di Francis Ford Coppola. Le ragioni di questa straordinaria location fanno parte dell’umorismo del libro.
Ma la vicenda del film si snoda parallelamente a quella di una famiglia finlandese, in cui il capofamiglia è un disoccupato e un macho ossessionato dai film d’azione.
L’ossessione è così forte da condizionarne la vita e creare una frattura psicologia con la sua famiglia.
La leggerezza con cui Kari Hotakainen tocca temi importanti e dolorosi è degna dell’umorismo scandinavo, spesso intriso di tragicomico.
Solo che Hotakainen con “Colpi al cuore” va giù pesante, anche con parolacce, a volte al limite dell’indignazione; ma poi con abile mossa da giocatore ritorna con brevi istanti all’ordine, e il lettore non può che perdonarlo.
“Colpi al cuore” è un’abile mescolanza di carte e bisogna leggerlo attentamente, perchè si passa rapidamente dal riso alla disperazione.
L’abbinamento paradossale di caratteri e luoghi, distanti anni luce, è una vera miscela letteraria esplosiva.
Proprio quella della polvere da sparo che qui campeggia nella celebrazione dei film d’azione. Quelli amati dal protagonista Raimo, che ne è letteralmente ossessionato da vittima dell’ipnosi televisiva, in compensazione del suo status di disoccupato.
Fino a trascurare la sua famigliola, di cui invece è completamente vittima la moglie Ilona, figura femminile importante, che sarà lo snodo di tutto.
Ilona è un personaggio complesso che riflette lo status di una donna dalle mille risorse. Ha una forza fisica e psichica che le deriva dal non avere altra possibilità che averne.
E’ lei che deve tirare avanti e risolvere ogni cosa, ma come tutte le donne tra odio e amore, resterà legata al proprio uomo.
Un uomo, Raimo, così debolmente e ottusamente macho, spesso becero e patetico. La sua confusione e caparbia stupidità ne fanno un personaggio a tratti divertente a tratti insopportabile.
Come insopportabile è quel carrozzone della troupe cinematografica che sembra più un’armata Brancaleone, descritta con i toni più caricaturali possibili.
Kari Hotakainen con “Colpi al cuore” non risparmia niente e nessuno: tra ragù e polpette grasse, ma anche tra puuro e autobus affollati e appannati, tutto è sotto la sua penna che spara pallottole a destra e a manca.
Marlon Brando ne esce straordinariamente fatto a brandelli.
Chi ama l’umorismo scandinavo e questo insolito abbinamento con il cinema, con il film “Il Padrino”descritto nei suoi rocamboleschi backstage, troverà questo libro irresistibile.
Bisogna, però, tenere anche presente la componente opaca e triste di una Finlandia remota, che soffre la sua vita di ogni giorno e i suoi problemi sociali ed economici. Un Paese visto qui dalla prospettiva del ceto medio basso, costretto a lottare nella sua quotidianità.

E’ un libro in cui si sorride e a tratti si ride davvero, e proseguendo con la lettura, si scopre sempre di più il carattere nascosto della denuncia sociale e umana che Hotakainen fa sentire chiaramente.
Fino ad arrivare all’epilogo, inaspettato, insolito e ancora più imprevedibile delle sue trovate umoristiche: è qui il senso di questo libro e il vero messaggio di questo autore che tra litigi domestici, ossessioni e trovate comiche racconta un’umanità anche tragica.
“Colpi al cuore” è un libro astutamente dosato da Kari Hotakainen che con i suoi colpi letterari sposta ruoli e ambienti come nel gioco spiazzante delle tre carte.
E’ un libro frastornante, urtante, ipnotico.
Consiglio questo libro a chi ama
il cinema,
la letteratura nordeuropea umoristica,
il tragicomico,
il film saga “Il Padrino”.
[…] a me piace, mi ritrovo pienamente nel suo senso del tragicomico, perchè la vità e spesso così, e perchè è giusto raccontarla secondo un canone personale, ma […]