
I Confini dell’Europa, tema di Più Libri Più liberi 2019, è sviluppato analiticamente dalle Edizioni Paoline che gli dedica tre importanti incontri, con ospiti prestigiosi.
Aprire o no i confini? Questo è il problema: è il più grande, quello originario da cui tutti i problemi nascono o si risolvono.
Ma, soprattutto, abbiamo capito che è un problema di identità dell’Europa.
Su questo grande problema le Edizioni Paoline sviluppano tre incontri, percorrendo le direttrici dei temi di identità, immigrazione, dialogo e convivenza.
- A partire Giovedì 5, alle ore 19 (Sala Vega) il giornalista e videoreporter Rosario Sardella con “Perché non se ne stanno a casa loro?”.

Libro dal titolo evocativo delle proteste diffuse sull’immigrazione, di cui questo autore parlerà con il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury. Modera Vito D’Ettorre, inviato di TV2000.
Sardella approfondisce quattro paesi africani, Mozambico, Kenya, Sierra Leone e Benin, dei quali mostra i drammi con le guerre, le fughe e le disperazioni. Come un viaggio che contiene le voci dei protagonisti e la memoria dei luoghi con immagini e parole. Il libro è arricchito dalla prefazione di padre Alex Zanotelli.
- Venerdì 6, alle ore 17 (Sala Sirio), si parla di Elogio della città? di Giovanni Maria Flick (Presidente emerito della Corte Costituzionale) con lui interverrà Margherita Guccione, direttore di MAXXI Architettura. Modera il giornalista Emilio Casalini.

La polis è il luogo in cui si possono costruire convivenze pacifiche.
Giovanni Maria Flick riflette su due imperativi: uno biblico religioso e un altro laico costituzionale. Rendere giustizia alla vedova, all’orfano, al povero, allo straniero…. e pari dignità facendo valere i “diritti inviolabili dell’uomo lì dove svolge la sua personalità”.
La città con la sua architettura e patrimonio storico sono luogo di integrazione dove si scrive la storia futura: architetture, periferie e centri storici sono potenziali vie per costruire società sane.
Perchè, allora, il punto interrogativo nel titolo Elogio della città?
Spiega Giovanni Maria Flick: “Nell’alternarsi tra le maledizioni e le benedizioni della città mi sembra giusto restare nel ragionevole dubbio di giuridica memoria, per non avallare soluzioni precostituite di ottimismo o piuttosto di pessimismo. Elogio della città? Lascio a chi legge valutare se questo dubbio è in qualche modo giustificato ed è superabile”.
- Sabato 7, alle ore 11.30 (Sala Polaris), ci sarà la presentazione di Poveri noi!, il libro-intervista a don Pietro Sigurani, prete impegnatissimo (e contestatissimo) nel restituire dignità agli ultimi della società.

Oltre agli Autori, Romano Cappelletto e Elisa Storace, al protagonista del libro e allo street artist Maupal, interverranno Livia Turco e la giornalista di Internazionale Annalisa Camilli.
Don Pietro Sigurani è famoso per aver creato “il ristorante dei poveri” dentro la Basilica di Sant’Eustachio, a pochi metri dal Senato, per assicurare pasti ai poveri e, nella Casa della Misericordia, l’uso di docce, pc e persone con cui parlare.
Lui vuole restituire dignità e spezzare il meccanismo dello scarto.
Tuttavia la forte contestazione e sopportazione di chi è lì accanto (in pieno centro storico) è pure prevedibile e quasi scontata.
Proprio per questo, a supporto e referenza morale della rivoluzione della carità, intervengono nomi importanti della cultura, della politica, della Chiesa.
Sono uniti nell’orizzonte della solidarietà: Pietro Bartolo – Fausto Bertinotti – mons. Giancarlo Bregantini – Simone Cristicchi – Marco Damilano – Giovanni Maria Flick – Pietro Grasso – card. Konrad Krajewski – Andrea Monda – Liliana Segre – Benedetta Tobagi – Livia Turco – padre Alex Zanotelli – card. Matteo Zuppi.
La Prefazione del libro è di Alessandro Bergonzoni: parte del ricavato e dei diritti d’autore contribuirà ad aiutare don Pietro nella sua opera.
Perchè: la società oscilla continuamente tra accoglienza e rifiuto.