
Nel buco nero di Auschwitz è definita come la più completa antologia in prosa sulla Shoah, a cura di Giovanni Tesio. E’ un’antologia di narratori che mancava per il Giorno della Memoria.
Il critico Giovanni Tesio raccoglie le testimonianze in prosa più profonde sull’Olocausto da Primo Levi a David Grossman, dopo la poesia di Nell’abisso del lager.
Che romanzi volete che ci siano, dopo Auschwitz e Buchenwald?
scriveva Carlo Levi, a proposito delle possibilità di un dopo la Shoah.
Invece molti hanno scritto in modi e tempi diversi rispondendo a un bisogno, a un dovere morale o a una necessità. Alcuni tra i più significativi (da Primo Levi ad Anne Frank, da Etty Hillesum a Jean Améry, da Peter Weiss a Friedrich Dürrenmatt e David Grossman), sono raccolti nell’antologia Nel buco nero di Auschwitz. Voci narrative sulla Shoah (pp. 336, euro 20), a cura di Giovanni Tesio.
Giovanni Tesio è esperto di Primo Levi e già ordinario di letteratura italiana presso l’Università del Piemonte Orientale A. Avogadro che ha pubblicato anche l’antologia “sorella” Nell’abisso del lager. Voci poetiche sulla Shoah.
Nel buco nero di Auschwitz è un’antologia che, dice Giovanni Tesio ((1946), già ordinario di letteratura italiana presso l’Università del Piemonte Orientale A. Avogadro)
«nel nome dei senza voce, dice quanto può attraverso la voce di chi è sopravvissuto e di chi su quelle voci ha costruito il racconto infinito dell’offesa che non deve sottomettersi a nessuna vergogna».