
Inaugurazione colossale con la Grande Messe des Morts di Berlioz, per la stagione concertistica 2019-2020 dell’Accademia di Santa Cecilia.
Ha diretto il Maestro Sir Antonio Pappano, amato e legato a Roma.

E’ salito sul podio per dirigere Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Coro del Teatro di San Carlo di Napoli, e la Banda musicale della Polizia di Stato.
Un vero arsenale di musicisti e coristi con l’aggiunta di un solo tenore, il messicano Javier Camarena, che era al suo atteso debutto romano. Ha avuto un enorme successo.
L’iperbole e la grandiosità sono nel carattere di Hector Berlioz, ma nella GRANDE MESSE DES MORTS ne troviamo la conferma. La quantità di orchestrali, e la moltiplicazioni di strumenti, soprattutto i fiati e le percussioni, con i timpani, la grancassa e il tam tam, ne sono la prova acustico tangibile.

Berlioz è considerato un rivoluzionario e un virtuoso del pensiero orchestrale e la Grand Messe Des Morts è un vero e proprio kolossal sinfonico, con il suo organico sfacciatamente impegnativo, di almeno 300 musicisti.
Impressionante e a tratti sommessa, questa imponenza musicale è arrivata dritta al cuore e soprattutto, per me, con Lacrymosa. Bisogna ascoltarla questa Grande Messe per capire che è un Requiem tanto imponente quanto solenne.

Sala Santa Cecilia – Auditorium Parco della Musica
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Coro del Teatro di San Carlo
Banda musicale della Polizia di Stato
Antonio Pappano direttore
Javier Camarena tenore
Piero Monti maestro del coro
Gea Garatti Ansini maestro del coro
Berlioz Grande Messe des morts
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