
Gregory Porter svela il suo bellissimo singolo “Phoenix“, prima dell’album “All rise“, in uscita il 28 agosto 2020.
Phoenix è un inno all’amore, cantato con una voce nera densa e graffiante. Si sente chiaro l’eco di Stevie Wonder e di tutta una generazione nera anni ’80, romanticamente classica e modernamente impeccabile.
“’Phoenix’ parla dell’insopprimibile anelito all’amore” . “L’amore può sbagliare, può soffrire gravi smacchi, ma alla fine è sempre capace di risorgere dalle ceneri e di andare avanti.”
Sono le parole di Gregory Porter, che già vanta due @Grammy e che ha come idolo indiscusso Nat “King” Cole.
Prodotto da Troy Miller, il brano “Phoenix” rappresenta per Porter un ritorno al talento di songwriter con i testi scritti “a cuore aperto”, ricchi di una visione filosofica e ispirata alla vita quotidiana.
E’ un perfetto mix di jazz, soul, blues e gospel che unisce i talenti dei suoi inseparabili compagni di avventura, con una sezione fiati e un coro di 10 voci.
Per restituire un messaggio universale d’amore.
Porter spiega che il messaggio del brano sta nel percorso della nostra esistenza, tra paure e dubbi, fino ad arrivare a qualcosa di concreto: le cose semplici e silenziose cose della nostra vita. E quando riesci a dominare la realtà, proprio lì finisce la paura.
I motivi del titolo dell’intero album ALL RISE ( “tutti in piedi”) sta in una dedica per tutti noi, nella gioia dell’amore.
Questa è la mia visione politica, la realtà in cui vivo: viene dalla mia personalità, da quella di mia madre, da quella del blues, della gente nera.
una storia di riscatto e ascesa: quale che sia la situazione di partenza, potrà migliorare grazie all’amore.
ci spiega Porter.
“Phoenix” è dunque un atto di devozione assoluta all’amore, ma senza dimenticare quella voglia di riscatto che si avverte nella trasparenza delle note blues.
Perchè: la voce nera di Gregory Porter è un romantico jazz da ascoltare.
ALL RISE è già preordinabile nelle due versioni in vinile (standard e deluxe), in CD e in versione digitale.
