Viaggiare con il cibo: pomodori secchi e capperi!

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pomodori secchi e capperi

Ho sempre pensato che mangiare fosse un modo eccellente per conoscere i luoghi, i tempi e la gente.

Il cibo racconta le sue zone e chi lo vive, chi lo produce e lo elabora.

Le ricette si tramandano, si aggiornano e si stravolgono; ne nascono di nuove, qualcuna va perduta e qualche altra ritrovata.

E ci sono taccuini segreti che custodiscono ricette di famiglia che figlie, nuore e nipoti si contendono sul piano affettivo; c’è l’orgoglio di chi sa cucinare, e l’imbarazzo di chi proprio non ci riesce. Gli uomini si prendono per la gola e gli amici si coccolano con una bella tavola imbandita, elegante o rustica. Insomma il cibo è il pilastro della cultura di una nazione, e persino di una famiglia.

Oggi, appena ho visto l’antipasto di pomodori secchi e capperi sottolio, un mix meraviglioso dai colori forti del sud Italia, un rosso scarlatto per i pomodori e un verde oliva brillante per i capperi, ho pensato alla Sicilia e a Palermo, che quest’anno è la capitale italiana della cultura.

Palermo è un crocevia di culture dai “sapori” bizantini, andalusi, greci e persino albanesi.

La coincidenza ha voluto che il salumaio fosse di origine siciliana, e lo stesso, una mamma dietro di me che aspettava il suo turno. Chiacchierare dell’orgoglio di essere siciliani e del mio, di essere italiana, ha significato riflettere sul significato culturale del cibo.

Spesso ho cercato i sapori dei luoghi di vacanza, per capire cosa gustasse la gente del posto.

E ho pensato: come utilizzare i pomodori secchi e capperi? Ho scoperto una miriade di modi per valorizzare questo semplice antipasto: dal battuto, all’insalata, dal cous cous al pesce. E’ un mix di sapori che serve soprattutto per arricchire i cibi. Il dolce del pomodoro si stempera nel salato del cappero: che equilibrio magico ho pensato!

Anche voi viaggiate con il cibo? Raccontatemi i cibi più buoni che avete scoperto viaggiando.

Il programma di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 è qui
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Ciao, sono Emanuela, donna, moglie, madre e blogger con studi classici e formazione giuridica, eclettica per natura e per destino, “nerd” quanto basta.

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