
E’ vero che sono in letargo da Coronavirus, ma penso al Bello che verrà.
Quando tutta l’Italia tornerà a risplendere dal vivo e da vicino: penso in particolare all’arte, che sembrava così facilmente sostituibile in forma virtuale, ma non è proprio così.
Però via web possiamo vedere il Bello che verrà quando saremo fuori da questa quarantena.
E inizio con una mostra a Chiasso, zona di confine.
ALBERTO GIACOMETTI (1901 -1966) grafica al confine fra arte e pensiero è una delle mostre in attesa che sarà a Chiasso al m.a.x. museo.

Scopriremo un Alberto Giacometti meno conosciuto. Già, perchè se Giacometti è un artistanoto come scultore e pittore, lui disegnava molto. E in questa mostra viene valorizzata proprio l’azione grafica di Giacometti con oltre quattrocento fogli, tra xilografie, incisioni a bulino, acqueforti e litografie; spesso legati all’illustrazione di libri.
Non mancano anche dipinti, disegni, sculture e fotografie, e alcune tavole che fanno parte di una raccolta di suoi disegni, pubblicata da Einaudi nel 1963.
La mostra è a cura di Jean Soldini, filosofo e storico dell’arte, autore di numerose pubblicazioni su Giacometti, e di Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina.
Si ferma (temporaneamente) per il Coronavirus , ma fa parte del Bello che verrà anche
PRAXIS di ROBERTO ROCCHI, Galleria ArteSi, Modena.
La mostra è a cura di Cristina Muccioli ed espone una ventina di opere di marmo, di aria e di luce, la maggior parte delle quali trail 2018 e il 2019, oltre ad alcuni disegni e lavori sonori.
Le opere di Rocchi sono fatte di marmo sfogliato, tagliato a fogli di pochi millimetri; di pagine minerali retroilluminate dall’apparenza diafana, come conduttori trasparenti di luce. E’ una geografia di capillari impercettibili come un omaggio alla memoria della carta. Queste sono le parole della curatrice.

Peccato non vederle subito, ma per chi volesse la Galleria resta a disposizione per ulteriori informazioni: galleria@artesimodena.com, www.artesimodena.com.