LIBRI: NOVITA’ PER BOMPIANI “L’ANONIMA FINE DI RADICE QUADRATA”

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Alessandro Mari
L’ ANONIMA FINE DI RADICE
QUADRATA

Bompiani, asSaggi di Narrativa, pp. 320
• Euro 18,00

In libreria il 26
febbraio 





Cuore era il romanzo di
un’Italia che si univa a scuola. E oggi? Chi sono i nuovi Bottini, i Garrone, i
Franti? Alessandro Mari rivisita un libro mai dimenticato attraverso la
voce di Sofia, sedici anni, pungente redattrice di un blog in cui racconta la
scuola senza pietà.“Sei una radice quadrata senza il numero dentro” è l’insulto
che si sente rivolgere senza nemmeno capire cosa significhi.   Abituata ad avere
l’ultima parola, decide che Radice Quadrata sarà il soprannome del compagno che
l’ha insultata. Lui è quello che non ride, un nerd grafomane che vive in un
mondo di silenzi e taccuini chiusi con l’elastico. Molte le differenze che li
separano: Sofia ha un’intelligenza da nativa digitale,  veloce e contemporanea,
che sa di tutto un po’,  mentre Radice Quadrata sa moltissimo di poco, possiede
un’intelligenza più lenta che però conosce la profondità. Prima solo curiosa,
poi travolta da una vera ossessione, Sofia comincia a pedinare Radice Quadrata
dopo la scuola, in mezzo a casermoni grigi, sotto la pioggia che batte impietosa
la città. Intanto un professore entusiasta chiede alla classe di scrivere dei
racconti edificanti alla maniera di Cuore, storie di nuovi e giovani
eroi. Intanto non smette di piovere, e l’acqua gonfia ogni cosa. Ci vorrà una
tragedia che coinvolge l’intera scuola perché Sofia riesca a scalfire il mistero
di Radice Quadrata, vedendosi rovinare addosso il segreto doloroso e vivo di un
ragazzo che ha paura di tante cose, ma non dei propri sentimenti. Alessandro
Mari
con L’anonima fine di Radice
Quadrata 
traccia il profilo di una nuova generazione, e lo fa, con la
lingua della letteratura, scrivendo invece di“ un romanzo per ragazzi,  un
romanzo di ragazzi.”

ALESSANDRO MARI è nato nel
1980 a Busto Arsizio. È narratore, editor e traduttore. Si è laureato con una
tesi su Thomas Pynchon. Ha pubblicato Troppo umana speranza (Feltrinelli,
2011, premio Viareggio-Rèpaci), il romanzo digitale a puntate Banduna
(Feltrinelli, 2012) e Gli alberi hanno il tuo nome (Feltrinelli, 2013),
finalista al Premio Bottari Lattes Grinzane 2014.
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Ciao, sono Emanuela, donna, moglie, madre e blogger con studi classici e formazione giuridica, eclettica per natura e per destino, “nerd” quanto basta.

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