Dal muro alla tela il passo fu quasi naturale e così, attraverso questa produzione artistica, è stato tramandato al mondo il patrimonio culturale di questo popolo. Questa indiscussa affermazione artistica rappresenta un contributo molto importante anche per il riconoscimento della civiltà aborigena come tale dando alle comunità aborigene quella dignità che per molto tempo era stata fortemente negata.
La pittura aborigena contemporanea non può e non deve essere considerata solo un’espressione creativa locale, essa è l’essenza di una civiltà quasi scomparsa che ormai sopravvive solo nelle zone più desertiche del Paese, dove ancora la vita e i riti delle comunità sono in armonia con la natura.
L’atto stesso del dipingere per gli aborigeni è una forma di mediazione tra la Natura e la sua comprensione da parte dell’uomo, ogni opera nasce dal sogno che in questa cultura rappresenta l’unica condizione che possa avvicinare l’uomo alla conoscenza.
Possiamo considerare la pittura aborigena un vero e proprio linguaggio simbolico, diverso da tribù a tribù, che racchiude tutta la storia di questi popoli. Nelle loro tele non c’è mai la rappresentazione della realtà ma solo della materia nebulosa di cui
sono fatti i sogni (DotArt). I colori sono sempre decisi e caldi, come i luoghi della terra australiana dove anche il deserto diventa colore e tavolozza. Così come non si troveranno mai similitudini con altre forme pittoriche che questo popolo non ha mai conosciuto.
Liberi da ogni influenza e da qualsiasi punto di vista obbligato, hanno seguito i loro sogni, le loro visioni e i loro sentimenti, le loro opere affascinando lo spettatore per quello che sono e non per quello che rappresentano.
La mostra, presentata da “MD visioni contemporanee”, è parte della collezione di Marco D’Andrea grande estimatore della cultura del popolo aborigeno e vuole essere un suo personale omaggio alla loro arte visuale.
Mostra: “LE CUSTODI DELL’ ARTE”, 7 Pittrici aborigene in mostra
Luogo: Plus ARTEPuls Roma, Viale Mazzini 1
Inaugurazione: 28 Aprile 2016, ore 18,30
Contributomusicale: OHM SWEET OHM – Electronic music with live vocals and didgeridoo – Christian Muela electronics & didgeridoo Liina Rätsep voice
Durata Mostra: 29 Aprile – 04 Maggio 2016
Orari Mostra: dal martedì al sabato ore 11,30-13,00 / 16,00-18,00
Ingresso libero