
In controtendenza rispetto al rapporto
nazionale i numeri del turismo del vino in Toscana
Enotursmo: la Toscana pioniera e modello
per il settore
Giovane, laureato, appassionato di vino:
l’identikit del winelover da un sondaggio a campione del Movimento
Turismo del Vino Toscana dopo l’ultima edizione di Cantine Aperte. Prossimo
appuntamento sarà Calici di Stelle.L’enoturismo in Toscana è in
controtendenza rispetto al dato non positivo a livello nazionale. In Toscana la situazione è completamente all’opposto.
«Partiamo dalle analisi che possiamo fare come Movimento sui nostri soci in
Toscana – spiega il presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana, Violante
Gardini
– e solo in questo campione riusciamo a vedere che rispetto ai numeri
presentati dal rapporto curato dal corso Wine Business le nostre cantine sono
evolute, a partire per esempio dalla diversificazione dell’offerta turistica con
oltre una cantina su due che già fornisce servizi aggiuntivi rispetto alla
semplice visita guidata con degustazione».
Calici di Stelle dal 10 al 15 agosto nelle piazze e nelle cantine in tutta la Toscana offrirà
dal tramonto in poi la possibilità di guardare le stelle direttamente dai propri
vigneti distribuendo uno stellario e un kit per la degustazione all’aperto.
L’identikit dell’enoturista. Si è notata una forte crescita dei giovani
presenti. Il 50% dei visitatori infatti sono compresi in una fascia dietà che
va dai 25 ai 40 anni, un dato in aumento rispetto all’edizione 2016. Di questi
la maggior parte ha una formazione scolastica evoluta. L’enoturista giovane
preferisce poi muoversi in coppia o in gruppo, vivendo il momento della visita
in cantina come relax, ma anche come crescita personale rispetto al tema del
vino che negli ultimi anni è diventato uno status. Vero che i “millennials”
consumano di meno in termini di volumi, ma lo fanno soprattutto fuori casa e con
maggiore attenzione alla qualità del prodotto finale.
La cantina a portata di click.
Fondamentale per avvicinare le cantine alle esigenze dei turisti è
l’interattività e la facilità nel reperire le informazioni relative ai servizi
offerti ed è anche questo il senso pratico del nuovo portale del
Movimento Turismo del Vino Toscana, ideato per essere visualizzato al meglio
soprattutto sui telefoni e tablet, come un’applicazione. La vera rivoluzione è
infatti quella della geo referenziazione delle cantine: ogni appassionato,
usando comodamente il suo smartphone e in particolare attraverso il filtro di
localizzazione e dei servizi riceve l’elenco delle cantine più vicine a dove si
trova e che meglio si sposano con le sue richieste. Scelta la cantina preferita,
automaticamente, il sistema farà partire la navigazione con le indicazioni
stradali per arrivare direttamente a destinazione.
Perché la Toscana ha successo in questo
settore. «Per gli italiani il turismo del vino è fatto di gite brevi, spesso
entro i 100 chilometri che, in Toscana, si concentrano nelle località e nelle
denominazioni più note – continua Violante Gardini – un nuovo stile di fare
enoturismo più diffuso e meno elitario di un tempo, in altre parole non riguarda
più soprattutto i “wine lovers”». La visita nelle zone del vino è anche un
itinerario romantico per le coppie e un’escursione golosa per chi, e in Toscana
sono tanti, vuole anche fare un pranzo tipico con gli amici.
L’Associazione Movimento Turismo del Vino
Toscana è un ente non profit che raccoglie oltre 90 fra le più prestigiose
cantine del territorio, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra
tutti quello della qualità dell’accoglienza enoturistica. Obiettivo
dell’associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei
luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far
conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti,
dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle
tradizioni, della salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura di qualità.
#enoturismo
#vinotoscana